DANZATERAPIA PER PERFORMER

BREVE INTRODUZIONE

Vi presento il mio progetto più ambizioso, ma anche quello a cui tengo in un modo particolare.

Il motivo è molto semplice: sono un’ex ballerina professionista e quando ho conosciuto la Danzaterapia ho pensato “perché non l’ho incontrata prima?”, dunque ho studiato per creare una proposta  dedicata alle/ai  ballerin*, per sostenere quella che per me è una forma di comunicazione imprescindibile, la Danza. E oggi, anche grazie alla Danzaterapia, posso parlare della Mia Danza.

La Danza è un’arte meravigliosa, in grado di trasformare il corpo in un racconto autentico, fatto di forme in continua trasformazione, che parlano di verità intime e piene di meraviglia.

Queste caratteristiche, comuni a tutte le forme d’arte, spesso si perdono per strada, inabissate dal giudizio, dalle aspettative, da molteplici forme di competizione, o dalla ricerca ossessiva di perfezione e di consenso, …

La Danzaterapia consente di lavorare sui più svariati aspetti della propria Danza, scoprendo e riscoprendo di volta in volta nuove possibilità di espressione, permettendo di far crollare le sovrastrutture della disciplina stessa soltanto per un po’ e chissà che quel per un po’ non possa entrare anche nelle dinamiche della performance, dando alla stessa un’impronta diversa, più vera?

Con questo non voglio assolutamente dire che la parte teorica e tecnica vadano abbandonate o fatte crollare, tutt’altro, ma ritengo che vadano in qualche modo sostenute al fine di non perdere l’essenza di chi ne fa uso e la Danzaterapia è un’occasione per farlo.

Quando ho iniziato il percorso per diventare Danzaterapeuta, il mio obiettivo era proprio quello di ottenere degli strumenti per poter declinare la Danza nella sua direzione più autentica.

Attraverso la Danzaterapia sono venuta a contatto con il mio movimento autentico, una sensazione che non si può descrivere…si può soltanto danzare.

Così ho iniziato a proporre, all’interno delle mie lezioni di Danza, la Danzaterapia come introduzione alla tecnica e alla coreografia, osservando una notevole apertura e predisposizione all’apprendimento, un approccio via via più rilassato rispetto alla prestazione e risultati molto interessanti in termini di performance.

Questo mi porta, come Danzaterapeuta e ballerina, a proporre la Danzaterapia a sostegno della danza stessa.

Viviamo in un’epoca giudicante, basata sulla performance, sulla ricerca di approvazione, di perfezione, allontanandoci dalla pura e semplice ricerca di ciò che siamo e sentiamo giusto per noi.

Mi piacerebbe riportare, attraverso questa pratica, il danzatore alla sua essenza, alla ricerca di sé, del proprio movimento, del proprio sentire, al di là di quello che pensano gli altri. Ma gli altri chi poi?

Questo non significa eliminare lo studio della tecnica o l’allenamento e la ricerca di migliorarsi, tutt’altro: significa lavorare su se stessi per ri-trovare, per ri-cercare, per ri-diventare consapevoli.

Attraverso questa Terapia, il/la Performer ha la possibilità di entrare in contatto con la propria essenza e declinarla secondo la propria indole, dando vita, facendo vivere proprio, l’opera stessa al di là della performance.

Il corpo è il primo mezzo con cui entriamo in contatto con il mondo esterno e con quello interno.

L’esigenza di esprimersi in un modo o nell’altro arriva da un impulso interno che soltanto il corpo sa descrivere in maniera autentica e lo può fare in molteplici modi: la danza, il disegno, la scrittura, la musica… e altre mille forme di rappresentazione artistica, ognuna delle quali parte proprio dal corpo.

Imparare a stare in questi impulsi, a lasciarli fluire in ogni loro sfumatura, ri-conoscersi in essi, è un sostegno molto molto prezioso, che la Danzaterapia può rappresentare.

Ed ecco che il mio progetto si amplia e apre le braccia ad OGNI CATEGORIA ARTISTICA, ad OGNI FORMA DI RAPPRESENTAZIONE DI SÉ E DEL MONDO, proponendo dei protocolli specifici studiati ad hoc per sostenere l’espressione artistica nella sua autenticità.

COS’È LA DANZATERAPIA PER PERFORMER?

La Danzaterapia per Performer rappresenta un’occasione per esprimersi liberamente in uno spazio e in un tempo condivisi, in relazione con se stess*, l’altr* e l’ambiente.

Un mezzo attraverso il quale scoprirsi e riscoprirsi unic*, accrescendo il senso di presenza, sperimentando le proprie potenzialità espressive, relazionali e sensoriali.

Il tutto all’interno di uno spazio sicuro e non giudicante.

La Danzaterapia Clinica non ha alcuno scopo performativo, ma può rappresentare un importante sostegno per Performer professionist* e non.

La Metodologia che contraddistingue questo tipo di pratica, infatti, consente di approfondire il dialogo con se stess*, l’altr* e l’ambiente, utilizzando il corpo secondo ciò che suggerisce in quel preciso momento, permettendo alla/al Performer di godere della proprio movimento/danza al di là di una forma preconfezionata.

Questo tipo di proposta, dunque, si basa sull’improvvisazione, che, eliminando il giudizio, si puó evolvere nella sua verità più pura, man mano che la/il Performer si lascia andare al desiderata del proprio corpo.

A CHI SI RIVOLGE

La Danzaterapia per Performer, come spiegato nell’introduzione, si rivolge a tutte le tipologie di Artist*: singoli, gruppi, scuole e Accademie, di natura professionale e/o amatoriale.

COME FUNZIONA

Ogni proposta viene studiata e creata ad hoc e nel totale rispetto delle caratteristiche dei/delle partecipanti.

Come primo step, viene fissato un colloquio con l’utenza di riferimento, in modo da spiegare il progetto e ottenere le informazioni necessarie alla realizzazione dello stesso.

Il percorso si sviluppa in 10-25 incontri monosettimanali della durata di 60 minuti per il singolo e 90 per i gruppi.

Si possono prevedere anche più cicli durante l’anno.

Gli incontri si svolgono in uno spazio scelto di comune accordo e deve essere dotato di caratteristiche specifiche.

OBIETTIVI GENERALI

La Danzaterapia clinica per Performer permette di lavorare sulla consapevolezza di sé, l’autostima, il proprio potenziale, le dinamiche di movimento, la creatività, la presenza, lo spazio, il tempo, l’equilibrio,… tutti aspetti fondamentali innanzitutto a livello personale, ma anche in grado di influire positivamente sulla qualità della performance.